Teatro

TEATRO PER INTEGRARE I DISABILI

TEATRO PER INTEGRARE I DISABILI

A Viterbo si sta organizzano un festival internazionale per riabilitare e inserire le persone a disagio Il teatro spesso riesce a rompere alcune barriere, utilizzando la recitazione per riabilitare e inserire le persone disabili. È su questo punto che si conclude oggi a Viterbo il convegno intitolato "Integrato, differente ma sempre teatro", che propone il progetto di un festival internazionale. Il neuropsichiatra Giovanni Bollea, l'attore Massimo Wertmüller e le più importanti esperienze di teatro integrato italiane si sono dati appuntamento per lanciare dunque l'iniziativa di una grande rassegna del teatro integrato, attivare un Master universitario per educatori che operino nei Laboratori teatrali e creare un apposito Centro studi. "Nel teatro integrato - ha dichiarato Giorgio Schirripa, neuropsichiatra e promotore della manifestazione sulla diversità - il problemi della persona disabile, o di chi vive una particolare situazione di disagio, non viene annullato o represso ma acquisito come valore non escludente, ma anzi partecipe di una comunità espressiva più ampia di cui fanno parte anche persone normodotate. In questo modo il teatro integrato rappresenta un tassello importante nell'ampio percorso terapeutico di riabilitazione e integrazione delle persone che vivono problemi legati a un'insufficienza mentale lieve o a difficoltà relazionali e di comunicazione". La manifestazione è organizzata dall'Unità di Neurospichiatria Infantile della Asl di Viterbo e dall'Associazione "Eta Beta", sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.